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1975: Volume 8











1 - La cattiva strada - 4:33
2 - Oceano - 3:11
3 - Nancy (Testo italiano F.De André - Testo e musica di Leonard Cohen) - 3:57
4 - Le storie di ieri (testo e musica di F. De Gregori) - 3:15
5 - Giugno '73 (testo e musica di F.De André) - 3:31
6 - Dolce Luna - 3:25
7 - Canzone per l'estate (musica di F.De Gregori) - 5:21
8 - Amico fragile (testo e musica di F.De André) - 5:29

testo e musica di F.De André e F.De Gregori tranne ove espressamente indicato

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il mio romanzo

Una vita e mezza
Una Vita e Mezza è un libro che parla soprattutto dell’assenza. O meglio della ricerca, tanto demotivata quanto inconsapevole, di come si può costruire una ciambella salvagente intorno a quel buco che ti si crea dentro quando perdi una persona. Cosicché quel buco, che risucchiava tutto il presente privandolo di senso, possa trasformarsi nel nostro galleggiante. E addirittura salvarci, traghettandoci verso il futuro.
È la storia di un viaggio, metaforico quanto reale, di un ragazzo che è stufo del suo galleggiare, ma che non sa dare una scossa alla propria esistenza. Così parte fidandosi e affidandosi al suo amico, sperando che qualcosa di imprevisto lo colga per assaporare un po’ di brivido della vita.
Riuscirà a trasformare il suo futuro innamorandosene anziché rimanendone schiacciato e afflitto?
Se c’è un’intenzione mirata in tutto ciò, è la creazione del neologismo che indica il dolore per il futuro mancante, la mellontalgia. In contrapposizione con la nostalgia, che indica l’afflizione per il ritorno a casa (nostos), per il passato, per l’infanzia, questa è l’afflizione per to mellon cioè l’avvenire o le cose future, in greco antico. Vuole indicare un dolore attribuito al futuro negato e non vissuto. A ciò che poteva essere e invece non sarà mai. Chissà se se ne sentiva la mancanza.