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1974: Canzoni













1 -
Via della Povertà [Desolation Row]
(Testo italiano F. De André e F. De Gregori - Testo e musica di Bob Dylan) - 9:37
2 - Le passanti [Les passantes, poesia di Antoine Pol]
(Testo italiano F. De André - Musica di Jean Bertola) - 3:51
3 -Fila la lana [File la laine]
(Testo italiano F. De André - testo e musica Robert Marcy) - 2:40
(Testo e musica Fabrizio De André) - 3:05
5 - Suzanne
(Testo italiano F. De André - Testo e musica di Leonard Cohen) - 3:26
6 - Morire per delle idee [Mourir pour des idées]
(Testo italiano F. De André - Testo e musica di Georges Brassens) - 4:26
7 - La canzone dell'amore perduto
(Testo italiano F. De André - Musica di Georg Philipp Telemann) - 3:21
8 - La città vecchia
(Testo e musica di Fabrizio De André) - 3:23
9 - Giovanna d'Arco [Joan of Arc]
(Testo italiano F. De André - Testo e musica di Leonard Cohen) - 4:50
10 - Delitto di paese [L'assassinat]
(Testo italiano F. De André - Testo e musica di Georges Brassens) - 3:55
11 - Valzer per un amore
(Testo italiano F. De André - Musica di Gino Marinuzzi) - 3:37

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il mio romanzo

Una vita e mezza
Una Vita e Mezza è un libro che parla soprattutto dell’assenza. O meglio della ricerca, tanto demotivata quanto inconsapevole, di come si può costruire una ciambella salvagente intorno a quel buco che ti si crea dentro quando perdi una persona. Cosicché quel buco, che risucchiava tutto il presente privandolo di senso, possa trasformarsi nel nostro galleggiante. E addirittura salvarci, traghettandoci verso il futuro.
È la storia di un viaggio, metaforico quanto reale, di un ragazzo che è stufo del suo galleggiare, ma che non sa dare una scossa alla propria esistenza. Così parte fidandosi e affidandosi al suo amico, sperando che qualcosa di imprevisto lo colga per assaporare un po’ di brivido della vita.
Riuscirà a trasformare il suo futuro innamorandosene anziché rimanendone schiacciato e afflitto?
Se c’è un’intenzione mirata in tutto ciò, è la creazione del neologismo che indica il dolore per il futuro mancante, la mellontalgia. In contrapposizione con la nostalgia, che indica l’afflizione per il ritorno a casa (nostos), per il passato, per l’infanzia, questa è l’afflizione per to mellon cioè l’avvenire o le cose future, in greco antico. Vuole indicare un dolore attribuito al futuro negato e non vissuto. A ciò che poteva essere e invece non sarà mai. Chissà se se ne sentiva la mancanza.