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Verranno a Chiederti del nostro Amore


Quando in anticipo sul tuo stupore
verranno a crederti del nostro amore
a quella gente consumata nel farsi dar retta
un amore così lungo tu non darglielo in fretta
quando verranno a chiederti cosa ci legava, ed accadrà prima di quel che pensi, non lasciarti ingannare dalle parole dolci, dai mestieranti del parlare: non sminuire con le parole ciò che a parole non può essere spiegato. Non regalare perle ai porci, in sostanza!

non spalancare le labbra ad un ingorgo di parole
le tue labbra così frenate nelle fantasie dell'amore
dopo l'amore così sicure a rifugiarsi nei "sempre" nell'ipocrisia dei "mai"
Non sforzarti nemmeno di cercare di esprimere a parole, anche perchè nell'esprimere sentimenti non sei mai stata un granchè :) Evidentemente è una donna riservata che non si presta a smancerie se non alle classiche ipocrisie dei "ti amerò per sempre" e dei "non ci lasceremo mai" (ipocrisie perchè di fatto lo ha tradito: il loro amore è finito quando lui entra in carcere, dal momento che rimane "lontana dal ridicolo in cui lo lasciò solo")

non sono riuscito a cambiarti, non mi hai cambiato lo sai.
nonostante tutto siamo sempre stati bene, benchè nelle coppie si tenda sempre a cambiare per compiacere l'altro, il nostro amore è stato lungo proprio perchè (nonostante nemmeno io sia indenne dalle logiche di potere dell'amore) non sono mai riuscito a snaturarti Forse perchè mi piacevi così tutto sommato: forse anche perchè non mi hai cambiato, ma accettato...

E dietro ai microfoni porteranno uno specchio
per farti più bella e pesarmi già vecchio
tu regalagli un trucco che con me non portavi
e loro si stupiranno che tu non mi bastavi,
cercheranno di renderti fenomeno da baraccone: "L'intervista alla compagna del pazzo bombarolo!!", ti lusingheranno perchè sfrutteranno la tua bellezza ed io diventerò sempre più un ricordo lontano. Alla fine ti sceglieranno per la tua bellezza e niente più ti legherà al pazzo bombarolo quindi tu sfrutta questa cosa e allontanati ulteriormente da me: regalagli un trucco, una maschera, dei comportamenti finti di cui non vevi bisogno quando stavi con me perchè tra noi non c'era finzione 8ci stavamo bene così com'eravamo!) e loro si stupiranno che io cercassi altro: cosa voleva di più di una donna così accanto?

digli pure che il potere io l'ho scagliato dalle mani
dove l'amore non era adulto e ti lasciavo graffi sui seni
per ritornare dopo l'amore alle carenze dell'amore era facile ormai
e tu rispondigli che volevo scappare dal potere e dalle istituzioni, dalle regole imposte e dalle costrizioni e dalla violenza. Il potere l'ho scagliato dalle mani, il potere è la bomba, il potere è la violenza sugli altri. E rispondigli che sono sempre stato così, anche nell'intimità: ribelle e goffo come un amante che per passione e goffagine graffia i seni al suo amore. Per ritornare poi a tenere coccole e carezze da dolci amanti.

non sei riuscita a cambiarmi non ti ho cambiata lo sai.
E nonostante questi miei difetti pur evidenti e consapevoli, non sei riuscita a cambairmi e a snaturarmi. Forse perchè ti piacevo così, forse non ti ho cambiata ma accettata così come sei...

Digli che i tuoi occhi me li han ridati sempre
come fiori regalati a maggio e restituiti in novembre
i tuoi occhi come vuoti a rendere per chi ti ha dato lavoro
i tuoi occhi assunti da tre anni i tuoi occhi per loro,
I tuoi occhi me li hanno ridati sempre, questi difetti. Ovvero ci leggevamo negli occhi la consapevolezza di queste nostre caratteristiche. Questi miei difetti i tuoi occhi me li hanno sempre restituiti però con la freschezza e la franchezza estiva. Dei sei mesi caldi per capirci. i tuoi occhi ora sono invece vuoti, dei vuoti a rendere però: vuoti perchè restituiscono il vuoto che ci infila dentro chi ti ha dato lavoro (per giunta a tempo determinato!) ecco cosa sono i tuoi occhi per loro. Resta che luio sa leggere negli occhi di lei e li vede come uno 'specchio'. Finchè ci mettevo amore c'ho visto amore, quando ci mettevo critica mi ritornavan le critiche e ora che ci mettono il vuoto, ci vedo il vuoto. I rapporti son fatti sempre di interrelazione tra persone!

ormai buoni per setacciare spiagge con la scusa del corallo
o per buttarsi in un cinema con una pietra al collo
e troppo stanchi per non vergognarsi di confessarlo nei miei proprio identici ai tuoi
e questi occhi così vuoti ora non possono far latro che guardare in basso, distrattamente, come quando cerchi qualcosa. Ed è estremamente difficile che tu riesca, pur settacciandola, a trovare del corallo nella sabbia. Quindi è una ricerca perenne ed infruttuosa. E' come cercare un ago in un pagliaio, credo sia impossibile trovare coralli sulla spiaggia, se nn dei frammenti rotti trasportati dalla corrente. Oppure son buoni per guardare un film lacrimoso al cinema. Ma sono troppo stanchi per reggere una maschera ed infatti ti vergogni di confessarmi che sei conscia di questo vuoto e non mi guardi negli occhi: forse anche perchè sai che guardandomi lo stesso identico vuoto lo troveresti nei miei.

sono riusciti a cambiarci ci son riusciti lo sai.
lo vedi? ci hanno svuotato. Sono riusciti a cambiarci e a snaturarci. Non ci hanno accettati per come eravamo e ci hanno incardinato nel sistema. A me più ribelle col carcere, a te più docile con un lavoro e una stabilità e con la 'normalità'.

Ma senza che gli altri non ne sappiano niente
dirmi senza un programma dimmi come ci si sente
continuerai ad ammirarti tanto da volerti portare al dito
farai l'amore per amore o per avercelo garantito,
Ma senza farti accorgere, perchè adesso porti una maschera che con me non portavi dimmi: come ti stai adesso che hai raggiunto la normalità? ora che hai un lavoro e una stabilità che non ti fanno desiderare, sognare, progettarie niente? io direi: ora che hanno annichilito la tua fantasia di immaginare qualcosa di migliore e una vita diversa? adesso che hanno soddisfatto il tuo narcisismo e ti hanno normalizzata e conformata al ruolo di donna-moglie... farai l'amore perchè ti va e ti piace o perchè così devi? o perchè così fan tutte?

andrai a vivere con Alice che si fa il whisky distillando fiori
o con un Casanova che ti promette di presentarti ai genitori
o resterai più semplicemente dove un attimo vale un altro senza chiederti come mai,
Diventerai come Alice [potrebbe trattarsi di quella di DeGregori che guarda i gatti e che sembra non sapere mai niente e non accorgersi mai di niente, probabilmente perchè non è un tipo che si fa domande... oppure st'Alice se droga pesantemente e sta sempre un pò rincoionita dato che si fa il whisky distillando fiori] o con uno scipafemmine un pò macho incardinato e normalizzato "uomo" (proprio come hanno normalizzato "donna" te) che fa la parte dell'uomo senza saperlo e senza rendersi conto che è schiavo di stereoipi maschilisti coluturali anche lui o resterai là nel limbo senza farti domande, senza voler sciogliere questi nodi, senza approfondire e farti domande continuando a tenere occupata la tua vita con cazzate (tipo quel lavoro in cui ti hanno assunta 'da tre anni') pur di non pensare e fare i conti con te stessa?

continuerai a farti scegliere o finalmente sceglierai?
continuerai a fare finta e a portare quella maschera che con me non portavi perchè eri libera perchè accettata, continuerai a farti trasportare dagli eventi invece di viverli, continuerai a non farti domande e a non fare i conti, continuerai a farti imporre scadenze credendo che è quello che vuoi, continuerai a porti delle scuse che sai essere scuse per non affrontare la realtà o finalmente ti fermerai un attimo per capire cosa vuoi fare? qual'è la tua volontà?
o finalmente sceglierai?


16 commenti:

Anna De Simone ha detto...

Complimentissimi!
Ottima analisi, bravo Marco!

Anonimo ha detto...

bella interpretazione ma nella frase "Digli che i tuoi occhi me li han ridati sempre
come fiori regalati a maggio e restituiti in novembre" credo che l'intenzione di faber fosse diversa, ovvero intendesse che "loro" gli avevano sempre ridato gli occhi di lei ricolmi di tristezza , o appassiti (restituiti a novembre, il mese dei fiori per i morti, o a novembre inteso come 6 mesi dopo quindi appassiti).
almeno secondo il mio pensiero :)
ciao e complimenti

Dado ha detto...

Bell'analisi, davvero, e soprattutto grande Faber.
Fà riflettere su quanto siamo schiavi silenti di questo sistema.
Pochi riescono a rimanere realmente se stessi senza farsi condizionare o devitalizzare da quell'vento che ci impone di abbassar la testa e chiudere gli occhi.
E ciò nonostante andar avanti, si sà, non ci si ferma facilmente quando si imbocca il sentiero della vita.
Si, a costo di sbagliar strada si va avanti se li van tutti.
Bisogna saper essere come questo carcerato, questo bombarolo, non per la violenza ovvio, ma per il suo coraggio nel voler prender posizione.

Anonimo ha detto...

Non ho parole. sto piangendo, ascoltando questa canzone con gli occhi chiusi, dopo aver letto un'analisi finalmente degna di commentare una canzone di Faber. Sì, perchè purtroppo il web spesso vomita parole superficiali, banali e certamente inutili, seppur di elogio, nel tentativo non riuscito di interpretare un poeta come lui. Senza considerare che nessuno riesce a guardare il mondo attraverso gli occhi con cui lo vedeva lui, con un distacco appassionato e un'appartenenza a colori circondata da bianco e nero.

Anonimo ha detto...

Grandissima canzone, di una profondita' e poesia unica. Complimenti per l'analisi! ;-)

Francesca ha detto...

Bellissimo, grazie.

Corrado ha detto...

Un capolavoro unico per la sua tensione intimistica ma anche sociale. Faber non scriveva nulla per caso e l'intepretazione che viene fornita qui è davvero magistrale.

Mario A. ha detto...

Ti scopro solo oggi, ma è una grande
scoperta! Sino all'altro ieri avevo molti lati oscuri in relazione a diversi significati. Ti seguirò ancora e consiglierò il tuo blog a chi come me ama ancora De Andrè. Grazie!

Anonimo ha detto...

Bellissima esegesi. Tuttavia la poesia mi è catartica solamente qualora interpretata in chiave diversa. Personalmente vedo un amore diverso da quello che hai visto tu. Il mio è più scettico, più distaccato, molto più deluso (a mio avviso il bombarolo non crede nel 'siamo sempre stati bene' che ravvedi).

amelia ha detto...

alice è quella del paese delle meraviglie

ilariatj ha detto...

Amo questa canzone e anche io l'ho sempre interpretata come la vedi tu, anche se alcune frasi non riuscivo a capirle,mi sfuggivano..bell'analisi, ora mi guardo anche le altre, mi interesserebbe soprattutto sapere qualcosa di più sulla canzone del maggio..

Unknown ha detto...

C'è un dubbio che non riesco a sciogliere: ne "Il bombarolo" si lascia intendere la sua disperazione quando si accorge di aver per sbaglio fatto esplodere un chiosco di giornali tra i quali si trovava malauguratamente "Lei". Lei che quindi rimane vittima dell'esplosione, lasciandolo solo nel ridicolo; o sbaglio?
Perchè se questa interpretazione è giusta non capisco "verranno a chiederti del nostro amore": De Andrè continua sulla linea dell'ipotetico o lei sopravvive e quindi avrà a che fare con la memoria mediatica del suo compagno?

Anonimo ha detto...

Premetto che di solito non analizzo i testi delle canzoni.Ognuno ci vede e le interpreta come vuole. Questo è il bello della musica e delle parole. Detto questo mi trovo in disaccordo con alcuni passaggi di questa analisi (comunque ben fatta e del tutto soggettiva:)). In particolare nei paragrafi:
2) non credo la donna in questione non sia in grado di esprimere sentimenti ma più che altro sembra fingere...ha le lebbra frenate nelle fantasie dell'amore, non si lascia andare, non è spontanea durante il rapporto sessuale ma subito dopo parla di sempre e mai. Ipocrita appunto.
3) Non credo che nonostante tutto siano sempre stati bene. Probabilmente tutto è cominciato in maniera incerta e il tempo e i due amanti stessi non sono riusciti a "cambiarsi" cioè adattarsi e accettare il fatto che un rapporto di coppia evolve nel tempo. Cambia. La frase e in prima persona: io non sono riuscito a cambiarti. Poi tu non ci sei riuscita nemmeno. Qui ancora è un rapporto tra due persone. Intimo.
4) "Di cui non avevi bisogno quando stavi con me perchè tra noi non c'era finzione". Credo che qui sia l'opposto...nel senso la donna non "portava", usava il trucco con l'uomo in questione nel senso che non voleva dargli qualcosa di più....trucco lo interpreto come un qualcosa in più...nascosta che solo gli amanti conoscono...un tucco appunto che li unisce per sempre. Se manca quello il tradimento è una conseguenza, un cercare qualcosa che non si possiede, ritrova nella coppia.
5) Qui sono in accordo!:)
6) Anche qui...eccetto che non credo si leggessero molto negli occhi...non avevano questa consapevolezza. Ci vedo più una consapevolezza di un uomo che non trova più nella sua amata occhi vivi. Vogliosi. Ma solo vuoti e che esprimono tutte le preoccupazioni del lavoro ecc.
7) Anche qui sono in accordo...vorrei solo puntualizzare che la ricerca è sì perenne e infruttuosa ma allo stesso tempo nobile...come se cercasse qualcosa di estremamente raro in un rapporto...solo una persona estremamente sensibile e romantica dedica la sua vita a cercare coralli sulla spiaggia. Poi si accorge che anche i suoi occhi sono vuoti. E non c'è più dialogo. Non riesce a confessarsi con lei.
8)Esatto. Li hanno svuotati. Cambiati. Il sistema li ha tenuti indaffarati in altre cose che si sono persi. Nella lotta, rivoluzione lui e lei nella normalità, lavoro e forse mediocrità.
9) Credo la donna non abbia raggiunto la normalità (che identifico nella stabilità. Non ha un piano. Dopo l'arresto dell'uomo è di nuovo in balia degli eventi come quando si è adolescenti o comunque all'inizio di una storia. Ingenui. Il dilemma adesso è lasciarsi andare senza fare gli stessi errori di prima o assicurarsi di nuovo una vita stabile normale. Fare l'amore per avercelo garantito. Non restare soli fondamentalmente.
10)Perfettamente d'accordo.
11) Esatto. Unica cosa credo che la maschera, un certo tipo di finzione fosse presente anche nel rapporto precedente. Non credo la donna fosse libera. Forse perchè lui era rivoluzionario, alternativo o quel che volete. Lei forse no ma non per questo sbagliata. Fondamentalmente l'amore e i rapporti di coppia livellano tutto, credo religioso, appartenenza politica, filosofia di vita. Una potenza, l'amore, impossibile da dominare.
Credo che il messaggio di questa canzone sia proprio quello. L'amore, i rapporti di coppia sono più forti di ogni altra cosa e per quanto proviamo a cambiare, adattarci, accettare l'altro alla fine restiamo due entità diverse che solo insieme possono completarsi (non per forza nel significato di realizzarsi o essere felici ma semplicemente essere un tutt'uno)esistere . Sono convinto che la felicità sia vera e totale solo se condivisa e per questo estremamente difficile da raggiungere (liberamente adattato dal film " into the wild" ahahaha). Ciao ragazzi!

chirotteri ha detto...

a cui forse anche de Gregori si è ispirato...

Unknown ha detto...

avevo 15 anni quando ascoltando questa canzone venivo spostato in altre dimensioni (e ancora non mi drogavo) anche senza sapere il significato di quelle frasi.Adesso a 60 anni mi chiedo ancora perchè.
gianni

Anonimo ha detto...

Mi sembra tutto molto cervellotico. In realtà credo che questa sia solo poesia.
La poesia di una coppia, una vera coppia. Mi sembra di aver capito che lui l'abbia dedicata alla sua ex moglie.... Il resto va da sé.

il mio romanzo

Una vita e mezza
Una Vita e Mezza è un libro che parla soprattutto dell’assenza. O meglio della ricerca, tanto demotivata quanto inconsapevole, di come si può costruire una ciambella salvagente intorno a quel buco che ti si crea dentro quando perdi una persona. Cosicché quel buco, che risucchiava tutto il presente privandolo di senso, possa trasformarsi nel nostro galleggiante. E addirittura salvarci, traghettandoci verso il futuro.
È la storia di un viaggio, metaforico quanto reale, di un ragazzo che è stufo del suo galleggiare, ma che non sa dare una scossa alla propria esistenza. Così parte fidandosi e affidandosi al suo amico, sperando che qualcosa di imprevisto lo colga per assaporare un po’ di brivido della vita.
Riuscirà a trasformare il suo futuro innamorandosene anziché rimanendone schiacciato e afflitto?
Se c’è un’intenzione mirata in tutto ciò, è la creazione del neologismo che indica il dolore per il futuro mancante, la mellontalgia. In contrapposizione con la nostalgia, che indica l’afflizione per il ritorno a casa (nostos), per il passato, per l’infanzia, questa è l’afflizione per to mellon cioè l’avvenire o le cose future, in greco antico. Vuole indicare un dolore attribuito al futuro negato e non vissuto. A ciò che poteva essere e invece non sarà mai. Chissà se se ne sentiva la mancanza.