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Dr. Siegfried Iseman


Dr. Siegfried Iseman
E.L.Master

I said when they handed me my diploma,
I said to myself I will be good
And wise and brave and helpful to others;
I said I will carry the Christian creed
Into the practice of medicine!
Somehow the world and the other doctors
Know what's in your heart as soon as you make
This high-souled resolution.
And the way of it is they starve you out.
And no one comes to you but the poor.
And you find too late that being a doctor
Is just a way of making a living.
And when you are poor and have to carry
The Christian creed and wife and children
All on your back, it is too much.
That's why I made the Elixir of Youth,
Which landed me in the jail at Peoria,
Branded a swindler and a crook
By the upright federal judge!

Il dottor Siegfried Iseman
F.Pivano (traduz.)

Dissi, quando mi consegnarono il diploma,
dissi a me stesso che sarei stato buono
e saggio e caritatevole col prossimo;
dissi che avrei trasportato il Credo cristiano
nella pratica della medicina!
Ma, non so come, il mondo e gli altri dottori
subodorano ciò che si ha in cuore non appena si prende
questa magnanima risoluzione.
E il sistema è pigliarvi per fame
Da voi non verranno che i poveri.
Voi vi accorgerete troppo tardi che fare il dottore
non è che un modo di guadagnarsi la vita.
E quando siete povero e dovete reggere
il Credo cristiano e la moglie e i figli
tutto sulla vostra schiena, è troppo!
Ecco perché fabbricai l'Elisir di Giovinezza,
che mi portò alla prigione di Peoria
bollato come truffatore e imbroglione
dall'integerrimo Giudice Federale!

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il mio romanzo

Una vita e mezza
Una Vita e Mezza è un libro che parla soprattutto dell’assenza. O meglio della ricerca, tanto demotivata quanto inconsapevole, di come si può costruire una ciambella salvagente intorno a quel buco che ti si crea dentro quando perdi una persona. Cosicché quel buco, che risucchiava tutto il presente privandolo di senso, possa trasformarsi nel nostro galleggiante. E addirittura salvarci, traghettandoci verso il futuro.
È la storia di un viaggio, metaforico quanto reale, di un ragazzo che è stufo del suo galleggiare, ma che non sa dare una scossa alla propria esistenza. Così parte fidandosi e affidandosi al suo amico, sperando che qualcosa di imprevisto lo colga per assaporare un po’ di brivido della vita.
Riuscirà a trasformare il suo futuro innamorandosene anziché rimanendone schiacciato e afflitto?
Se c’è un’intenzione mirata in tutto ciò, è la creazione del neologismo che indica il dolore per il futuro mancante, la mellontalgia. In contrapposizione con la nostalgia, che indica l’afflizione per il ritorno a casa (nostos), per il passato, per l’infanzia, questa è l’afflizione per to mellon cioè l’avvenire o le cose future, in greco antico. Vuole indicare un dolore attribuito al futuro negato e non vissuto. A ciò che poteva essere e invece non sarà mai. Chissà se se ne sentiva la mancanza.