di Roberto Billi
E' passato tanto tempo ma mi sembra ancora ieri
che arrivò quella notizia a turbare i miei pensieri.
Una voce che diceva, senza commozione alcuna
che Fabrizio era partito con il treno per la luna.
Lì per lì non lo nascondo, voglio essere sincero,
ho pensato: "è uno scherzo, di sicuro non è vero!
Ma ben presto ho realizzato e capito in un momento
che quel mese di Gennaio era fine del suo tempo.
E furono le lacrime, seguite dal dolore,
perché è davvero triste quando parte un suonatore,
e poi "che suonatore", il re dei menestrelli
che ha regalato al vento dei versi così belli,
parole forti e fragili capaci a far sembrare
il mondo in cui viviamo, un posto neanche male.
Non voglio dire altro, tanto mi sono accorto
che ognuno in fondo al cuore conserva il suo ricordo,
di quel poeta umile, pittore di emozioni
che ancora riviviamo attraverso le canzoni.
Ti dico: "ciao Fabrizio, ancora sulla via
c'è il suono dei tuoi accordi a farci compagnia.
Mi auguro davvero, sia buona la fortuna
sulla quella strada lunga da Genova alla luna...
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