"Leggenda di Natale è ispirata alla canzone Le Père Noël et la petite fille di Georges Brassens. Il brano verte sulla circonvenzione usata da un furbo senza scrupoli su un'ingenua ragazza che si lascia facilmente ingannare nel suo sentimento più innocente, la fiducia." (wikipedia)
Una meravigliosa canzone che getta un alone di tristezza sui giorni di solito felici del Natale.
Parlavi alla luna giocavi coi fiori
avevi l'età che non porta dolori
e il vento era un mago, la rugiada una dea,
nel bosco incantato di ogni tua idea
nel bosco incantato di ogni tua idea.
una bambina ancora nell'età dei giochi con molta fantasia e voglia di scoprire il mondo.
E venne l'inverno che uccide il colore
e un babbo Natale che parlava d'amore
e d'oro e d'argento splendevano i doni
ma gli occhi eran freddi e non erano buoni
ma gli occhi eran freddi e non erano buoni.
L'inverno toglie ogni colore, il freddo toglie allegria. Questo babbonatale porta doni importanti e preziosi, ma ha gli occhi freddi come l'inverno che l'accompagna. Occhi non buoni.
Coprì le tue spalle d'argento e di lana
di perle e smeraldi intrecciò una collana
e mentre incantata lo stavi a guardare
dai piedi ai capelli ti volle baciare
dai piedi ai capelli ti volle baciare.
Mentre affascina la bambina con i suoi giochi e l'adesca e la lusinga, la baciò tutta. Le sue attenzioni si fecero morbose e sensuali, come mai si dovrebbe ad una bambina.
E adesso che gli altri ti chiamano dea
l'incanto è svanito da ogni tua idea
ma ancora alla luna vorresti narrare
la storia d'un fiore appassito a Natale
la storia d'un fiore appassito a Natale
Qui riusa il termine Dea. Stavolta però nel bosco incanto delle sue idee è svanito l'incanto dei giochi di bambina. Lei ora è una Dea, forse un frutto della sua stessa fantasia. La bambina, anche crescendo, rimane bambina legata per sempre ad un ricordo tragico che la inchioda. I suoi ricordi rimarranno belli solo da quel momento in prima e mai più dopo le attenzioni del babbonatale saranno giorni felici.
Ormai però è grande e l'incanto come dicevamo è sparito, vorrebbe solo riuscire a raccontare un'altra storia di bambina, un'altra storia del bosco incantato, quella triste. Indicibile. Di un fiore appassito proprio a Natale.
Nelle mie riminiscenze classiche mi sembra di ricordare addirittura che le prostitute nei templi di Afrodite fossero chiamate ironicamente dee. Magari ne è rimasta traccia in qualche modo di dire dialettale in prossimità dei porti del mediterraneo. Tra l'altro non sarebbe inusuale per De André accostare l'amore sacro all'amor profano.
Nelle mie riminiscenze classiche mi sembra di ricordare addirittura che le prostitute nei templi di Afrodite fossero chiamate ironicamente dee. Magari ne è rimasta traccia in qualche modo di dire dialettale in prossimità dei porti del mediterraneo. Tra l'altro non sarebbe inusuale per De André accostare l'amore sacro all'amor profano.
Ancora una volta De André accosta in maniera violenta ma delicata due figure antitetiche (un pedofilo ed un babbonatale, da sempre personaggio buono e caritatevole nei confronti dei bambini, anche lui a suo modo "che ama i bambini") parlando di un evento tragico e di una storia forte, difficile da digerire per una canzone da grande pubblico. Argomenti delicati e pertanto scomodi; questi sono infatti temi poco convenienti e dunque poco cantati da chiunque e quando lo si è fatto si sono usate forme più esplicite e toni più inquisitori (come fosse una captatio benevolentiae verso il pubblico) canzoni strappalacrime che cercano di trascinare emotivamente l'ascoltatore verso un sentimento populista e di massa di risentimento e rancore nei confronti del molestatore. Ancora una volta dimostrando la sua enormità Fabrizio tratta il tema finalmente dalla parte della vittima, con parole dolci e delicate, con accostamenti a figure immaginarie da bambini, con termini molto 'eterei' e quasi onirici.
Splendida.
19 commenti:
Bravo Marco! Ottima analisi e giudizio condivisibile al 100%. E' proprio in questo la grandezza di Faber: nel trattare tematiche estremamente complesse facendo poesia, laddove altri scribacchini avvicinandovisi non fanno che limitarsi a malapena alla cronaca più spicciola e becera.
Negativo... Non hai capito nulla. Non c'entrano le motbosità, è un tema molto più alto. Babbo Natale non è un vecchio che insidia una bambina, ma è il Tempo che corrrompe e seduce il genio puro e naturale abbacinandolo con gli sbarluccichii del denaro e del potere. La bambina è cresciuta.
a parte che un tema più alto di quello da me percepito è difficile a esistere, preferirei che si usassero toni più accomodanti. "Negativo...non hai capito nulla" non è che sia poi così elegante!!
Io non pretendo di rivelare la verità assoluta sui testi, ma semplicemente la mia verità. Dite garbatamente la vostra senza necessariamente insultare la mia.
Continuo per altro a pensare che la mia versione sia più completa e coerente, ma forse anche perché nel tuo commento hai scritto poco.
Buongiorno, convengo con l'esegesi del commento anonimo.
Forse perché mi ci ritrovo di più, era quello a cui io stavo pensando.
Ma si sa, ognuno nei testi dei libri o delle canzoni ci legge quello che vuole, ciò in cui ci si rispecchia.
D'altronde qualsiasi frase può avere molteplici chiavi di lettura.
Un saluto :-)
però secondo me il
"babbo Natale che parlava d'amore"
"dai piedi ai capelli ti volle baciare"
"la storia d'un fiore appassito a Natale"
fanno pensare più a qualcosa di sensuale, erotico. Secondo me si scosta abbastanza dalla canzone di brassens...
è possibile che io inizialmente abbia associato la figura della bambina a maria???....
di perle e smeraldi intrecciò una collana... (non pelle!)
E' sempre difficile comprendere fino in fondo le intenzioni di un autore, comunque la parte erotica è palese, resta da comprendere se essa sia da connotarsi come una violenza da parte di un pedofilo, oppure un sentimento sessuofobico da parte della fanciulla- De André. Insomma, voglio dire, se la fase adulta che lascia il posto alla fanciullezza sia vista in se stessa come negativa e connotata sessualmente per rendere più vistosa l'idea.
Altra considerazione: spesso traspare l'idea della fanciullezza come momento incantato, alias asessuato,cosa del tutto falsa (Freud docet). Comunque questa canzone di De André fa il paio con l'altra celebre delle Orme "Gioco di bimba", nella quale però l'elemnto della violenza sessuale è più chiaro, pur nella stessa dimensione onirica da fiaba.
P.S. Il Principe Azzurro non è mai positivo per la psicologia femminile, vi è sempre in lui una forte carica anti-sessuale, anti-erotica. di sublimazione falsa e per questo malata.
Grazie signor Marco per aver iniziato e stimolato questa discussione molto importante.
Il genio infinito di Fabrizio qui risuona chiaro e palese, riesce a far pensare in maniera sublime a cosa anche molto distanti tra loro usando le stesse parole riuscendo ad accomunare vari significati senza contraddirsi... Genio puro!!!
Il genio infinito di Fabrizio qui risuona chiaro e palese, riesce a far pensare in maniera sublime a cosa anche molto distanti tra loro usando le stesse parole riuscendo ad accomunare vari significati senza contraddirsi... Genio puro!!!
Grosso errore la canzone di Brassens citata è stata tradotta da De André in "Delitto e paese" e il testo è: Un uomo onesto, un uomo probo, trallalalà trallalallero si innamorò perdutamente di una che non lo amava niente. E in questo caso è lei che seduce lui fino alla morte.
Quella è la ballata dell'amore cieco.. ciao
Bravo anonimo. Del resto la canzone, di molto precedente quella di Fabrizio (che la "baroccheggia" un po') è di Brassens.
Sì. Come sempre, in peggio, esplicitando grevemente la finezza di Brassens, prima plagiato, poi rivisitato, poi tradotto, sempre disperatamente, per anni.
Bravo
Si può ridere del genio infinito di un plagiario? (cfr. La città vecchia / Le bistrot)?
Chissà perché anche gli incompetenti come Noseda vogliono dire la loro. Pazienza.
Abecedario, Lucci!
Premesso che è sempre affascinante scoprire quanto l'indivualità possa influire nell'interpretare un testo, in quest'intervista, al min 12 circa, lo stess De Andrè ci dice la sua https://www.raiplay.it/video/2018/11/Incontro-con-Fabrizio-De-Andre-c64a9c38-49e7-4b7a-9fe9-a8a2595b0748.html
Una curiosità: La musica è la stessa di un brani di Tenco "La lunga vacanza" mi pare...
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